La libreria Il Pensiero Meridiano di Chiara Condò si trova in via Indipendenza a Tropea, porta il suo destino nel nome della strada in cui ha sede! Non ho mai avuto il piacere di conoscere Chiara personalmente, ma grazie a facebook seguo il suo lavoro, leggo ciò che le succede in libreria e ne condivido le idee.
L’inizio della sua avventura da libraia indipendente, ha qualcosa di magico. Ha ereditato l’onore e l’onere di consigliare storie a Tropea, dove la maggior parte delle persone crede si viva solo in estate.
Come scriveva Franco Cassano nel libro, edito da Laterza e omonimo della libreria di Chiara,
Il Pensiero Meridiano: Occorre restituire al Sud l’antica dignità di soggetto del pensiero, interrompere una lunga sequenza in cui esso è stato pensato solo da altri. Il pensiero meridiano è, innanzitutto, riformulazione dell’immagine che il Sud ha di sé: non più periferia degradata dell’‘impero’, ma nuovo centro di un’identità ricca e molteplice, autenticamente mediterranea.

Se passate in Calabria, andate a trovarla, lo farò anche io!
Benvenuta a Chiara Condò e al suo “pensiero meridiano”.

Eccovi di seguito il suo Identikit!

Nome libreria: Il pensiero meridiano
Anno di apertura: 2015
Mq.: 33
Dipendenti: uno solo, durante la stagione estiva
Genere: generalista
Regione: Calabria
Città: Tropea (VV)
Indirizzo: via Indipendenza 12
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Cosa facevi nella tua “vita precedente”?
Sono sempre stata una libraia, non ho mai fatto altro lavoro. Dopo la maturità classica mi sono iscritta in Letterature europee per l’editoria a Pisa, e parallelamente ho iniziato a lavorare nella piccola libreria del mio paese.

Quando hai deciso di entrare a far parte del pazzo mondo dei libri?
E’ stata la libraia per la quale ho lavorato a farlo per me: prima di andarsene per sempre ha deciso di lasciare a me il compito di continuare la sua attività. Così dopo aver chiuso la vecchia libreria ho riaperto poco distante, con un nuovo nome e un nuovo locale, tornando definitivamente a Tropea.

Qual è la domanda che i clienti non dovrebbero mai farti?
Quella che puntualmente ascolto ogni sera.: “chiude in inverno?” . C’è l’opinione diffusa, ovviamente quasi sempre motivata, che Tropea sia un parco giochi stagionale, senza abitanti né interessi. Il fatto che in inverno chiuda l’ottanta per cento delle attività non fa bene all’economia del paese, e proprio per questo le luci della mia libreria dovranno brillare ancora più forte in una via Indipendenza invernale e spoglia.

E quale invece la cosa che ti fa più piacere ti dicano?
Mi riempie di orgoglio quando i clienti dicono che si vede che ogni libro è stato scelto accuratamente. Perché sì, è la verità: il locale è molto piccolo e l’assortimento è stato scelto con cura, tenendo presente i tantissimi interessi del mio bacino di utenza.

La richiesta più strana che ti è stata fatta?
Di prendere un libro in vetrina (che avevamo sì in vetrina , ma della vecchia libreria e circa due anni fa).

Il primo libro che hai letto?
I racconti della foresta di Horacio Quiroga, Editori Riuniti. Un regalo di pensionamento da parte della mia maestra di seconda elementare: libro di una magia primordiale e bellissima.

So che è difficile, ma se ti chiedessi un podio, quali sarebbero i 3 libri che mi diresti?
Tre libri che difficilmente scalzo dal mio podio:
1) Il paziente inglese, Michael Ondaatje
2) Le botteghe color cannella, Bruno Schulz
3) Rinascimento privato, Maria Bellonci

Se potessi inoltrare una richiesta a chi si occupa di sostenere e aiutare le librerie, cosa chiederesti?
Maggiore scontistica e un più profondo riconoscimento del nostro lavoro. Renderemmo molto di più (e faremmo meglio) se potessimo agire con più respiro e tranquillità, senza la frustrazione di vedere ogni sforzo rimbalzare contro un muro di gomma.

Che libro stai leggendo in questo momento?
Gilles Clément, Breve storia del giardino (Quodlibet): avevo bisogno di una pausa dai libri del Premio Sinbad, di cui sono giurata.

Che libro invece consiglieresti ?
Ne ho tanti a cui sono affezionata, ma oggi consiglio Panorama di Tommaso Pincio (NNE): una bella riflessione sulla lettura, il mondo virtuale, le passioni assolute.

Libro digitale, vero nemico del cartaceo?
Affatto: il digitale è un’opzione, un’alternativa a un’esigenza pratica. Il futuro è tutto tra le pagine di un libro: abbiamo e avremo sempre bisogno di ancora le nostre emozioni a un oggetto concreto, un veicolo che possiamo percepire con tutti i nostri sensi. E il libro di carta è lo strumento perfetto.

C’è un libraio della porta accanto che mi consigli di contattare?
Rosaria Marracino: non ha una sua libreria, ma è la migliore libraia per l’infanzia che conosca.

Come possiamo restare in contatto con la tua libreria? Lasciaci tutti i tuoi recapiti. Facebook, twitter, instagram, blog….
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