Vi aspettiamo in scatolalilla come sempre tanti incontri per voi.

31 Marzo ore 18.30 _ L’ultimo cliente di Pietro Caliceti – Baldini & Castoldi

Il lato oscuro delle grandi banche raccontato da un insider. Un legal thriller attualissimo sull’avidità delle strutture finanziarie, dove la legge è al servizio del denaro, e non del giusto. Un viaggio nella coscienza corrotta del nostro tempo.
I giochi delle banche americane con i mutui subprime hanno innescato la più grande crisi della storia. A distanza di anni, l’Italia non ne vede ancora l’uscita. Le banche non prestano più soldi, le imprese non producono più, nessuno fa più affari: il Paese si consuma nell’inazione e si spegne. Chi ne è più colpita, ovviamente, è la gente comune, chiunque non abbia patrimoni familiari alle spalle. La crisi non risparmia nessuno: anche migliaia di liberi professionisti, un tempo quasi il simbolo della tranquillità economica, sono ridotti in ginocchio. L’avvocato Pugliatti è tra questi. Vede il disastro avvicinarsi ogni giorno, e nonostante mille sforzi non riesce a sbloccare la situazione. Finché un giorno un imprenditore, anche lui in profondissima crisi, gli chiede di assisterlo in un’operazione che, se riesce, salverebbe entrambi. Ha vinto un appalto che gli consentirebbe di saldare tutti i debiti scaduti e di rilanciare la sua attività, ma occorre trovare un accordo con le banche creditrici: se gli danno il tempo di iniziare a portare a casa i soldi del nuovo appalto, saranno ripagate di tutto, e con interessi maggiorati. Sembra quasi fatta, ma una banca si mette di traverso…
L’ultimo cliente è un legal thriller attualissimo, che coi ritmi di un romanzo d’azione racconta la quotidianità senza prospettive dell’oggi, l’avidità e la scaltrezza delle strutture finanziarie e come ci si possa ancora provare a salvare, piegando la legge a proprio vantaggio.
Ne ha scritto per noi Antonio, qui trovate la recensione

 

Venerdì 1 Aprile _ Neve, Cane, Piede_ Claudio Morandini_ Exorma

 

La vita di Adelmo scorrerebbe scandita dai cambiamenti stagionali, tra estati passate a isolarsi nel bivacco sperduto e inverni di buio e deliri nella baita ricoperta da metri di neve, se un giorno di primavera, nel corso del disgelo, Adelmo non vedesse spuntare un piede umano dal fronte di una delle tante valanghe che si abbattono sulla vallata.
Neve, cane, piede si ispira a certi romanzi di montagna della letteratura svizzera, in particolare a quelli di Charles-Ferdinand Ramuz, o alle opere ancora più aspre di certi autori di lingua romancia, come Arno Camenisch, Leo Tuor o Oscar Peer: vi si racconta una vita in montagna fatta di durezza, di fatica, di ferocia anche, senza accomodamenti bucolici.
Nell’ambiente immenso, ostile e terribile della montagna, il racconto dell’isolamento dell’uomo, del ripetersi dei suoi gesti e dell’ostinazione dei suoi pensieri è reso dalla descrizione minuziosamente realistica che a volte si carica anche di toni grotteschi e caricaturali, soprattutto nei dialoghi tra uomo e animali, questi ultimi dotati di loquacità assai sviluppata.

Sabato 2 aprile RESTEREMO CHIUSI per partecipare agli eventi di BookPride.

E finalmente il 5 aprile alle 20.00 torna il nostro corso di lettura creativa.
Per info su costi, prenotazioni e iscrizioni scrivete a: info@ilmiolibromi.it