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Domenica 6 settembre, alle ore 17.00 ospiteremo in libreria Gheula Canarutto Nemni autrice del romanzo edito da Mondadori : (Non) si può avere tutto.

Mi ha da subito incuriosito la parentesi che racchiude nel titolo la negazione.
Pagina dopo pagina credo di averne capito il motivo.

Deb, la protagonista ha 18 anni, è ebrea osservante, ma nonostante la giovane età decide subito di mettersi alla prova e di inseguire quelli che sono i suoi sogni, senza la paura di affrontar le difficoltà che inevitabilmente le si sarebbero presentate. Cerca per tutta la durata del romanzo di sfatare i miti legati alle donne e ai loro limiti nella società per la mancanza di “quel cromosoma Y”.

 

(Non) ci si sposa da giovani, meglio prima seguire gli studi. Questo è ciò che desidera la mamma di Deb, ma lei a 19 anni corona il suo sogno d’amore sposando Nathan e senza tuttavia rinunciare alla carriera universitaria.

(Non) si può ottenere ottimi voti nello studio se si è giovani spose e madri.
(Non) si può essere giovane donna, sposa, madre e fare carriera.
(Non) si può piacere alle suocere.
(Non) si può cambiare il sistema.

Sono molti altri i (Non) di questo romanzo che vivrete insieme alla protagonista e farete il tifo per lei, ne sono certa.

Un ruolo fondamentale nella storie lo riveste la religione ebraica, e questo si presta a diversi spunti di riflessione, anche per un’atea come me.

Le donne sono figure importanti e trainanti nel libro; oltre ovviamente a Deb, la protagonista, ci sono sua madre, sua nonna, sua suocera, le sue colleghe, la vicina di casa.

Il rapporto con sua nonna è decisamente intenso. Ho sottolineato un passaggio proprio di Deb in visita da Arianne :
[…] mi sporgo a baciare quella guancia rugosa, solcata dalla gioia, dal dolore, dalle presenze, dalle assenze, dai valori, dalle tradizioni, da un susseguirsi di innumerevoli notti e giorni in cui la pace ha fatto largo alla guerra, che a un prezzo che nessuno avrebbe mai dimenticato, ha permesso alla pace di ritornare. Solcata dalla speranza di un domani più sereno del passato angosciante, ladro di affetti che non sarebbero mai più ritornati. […]

Storie e comportamenti che talvolta mi hanno fatto arrabbiare e altre invece mi hanno fatto sorridere.

Gli uomini della vita di Deb sono figure decisamente positive. Un papà complice, un marito disponibile e comprensivo, consapevole che la moglie e mamma dei suoi figli, resta prima di ogni altra cosa una donna.

Un libro che parla di riscatto, di limiti che sono lì proprio per essere superati, di buio che possiamo trasformar noi in luce.

Avere almeno la forza di provarci. ecco quanto mi è rimasto una volta chiuso il romanzo. La volontà di lasciare le negazioni in un angolo, meglio tra parentesi e di continuare per la mia strada perché NON c’è cosa più bella del cadere e rialzarsi più forti di prima.

[…]Siamo sotto casa e mia madre è pronta a passarmi il testimone di una staffetta contro il mondo che non esisterebbe più senza donne che diventano madri. Un mondo che vuole poter esistere senza madri che vogliano diventare qualcuno.
“E’ come se provassi a creare una miscela di acqua e olio. Potrai continuare a mescolare con tutte le tue forze. Prima o poi uno dei due sovrasterà l’altro.” […]

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Titolo: (Non) si può avere tutto
Autrice : Gheula Canarutto Nemni
Editore : Mondadori
Pagg. 259
Isbn-13: 9788891801753

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