Da qualche mese a questa parte ho iniziato, parallelamente al lavoro in libreria, a collaborare ad altri progetti.
Sono in continua evoluzione e con me anche la mia attività.
Come sapete, da marzo, apro solo il pomeriggio; il mattino di Via Sannio è particolarmente tranquillo, troppo forse. Stare con le mani in mano non mi appartiene e voglio garantire il più possibile il futuro della scatola. Per farlo servono altre strade.
Serve reinventarsi.
Ho deciso, per questo motivo, di usare le mattine per seguire progetti esterni alla libreria, ma che sento, per diverse ragioni, affini.
Editoria, comunicazione, musica… Qualcosa inizia a prendere forma e io mi sto rimettendo in gioco, in discussione, alla prova.
Nuove storie mi aspettano, ma del resto come si dice: “Chi si ferma è…?”